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Sfida tra App, perchè scarichiamo sempre le stesse?

App, ne esistono a centinaia e, grazie alla sempre più pressante corsa all’innovazione, gli sviluppatori ne sfornano di nuove ogni giorno. Ma, c’è un ma, noi finiamo per utilizzare sempre le stesse vecchie applicazioni.

Non ci credi? Prova a sbloccare il tuo smartphone e fai un check di quante nuove app hai scaricato ultimamente. Pochissime vero?

Ebbene, uno studio conferma che la maggior parte di noi utenti preferisce affidarsi ad applicazioni più vecchie, consolidate e familiari rispetto alle nuove leve che affollano gli store online.

L’analisi, condotta sulle abitudini degli utenti, è stata realizzata da App Annie (autorità nel campo dell’analisi del mercato delle app) e poi saldamente sostenuta da Eric Feng, ex CTO di Hulo e Flipboard e oggi socio generale di Kleiner Perkins Caufield & Byers.

Secondo Feng “la corsa all’oro delle app è terminata”, in altre parole oggi le nuove applicazioni hanno poche possibilità di scalare la vetta ed entrare nell’olimpo delle 30 app più amate e scaricate. Insomma tempi duri per startupper e developer.

Per capire come sia andato delineandosi questo scenario, è necessario andare a guardare l’evoluzione di alcune delle app che dominano la top 30 delle applicazioni con il maggior download, come Facebook, Twitter o Instagram.

Prendiamo Facebook, nato come luogo in cui le persone potevano incontrarsi, ha subito nel tempo un’incredibile evoluzione. Oggi la piattaforma blu di Mark è un vero e proprio ecosistema, dove è possibile vendere, giocare, diffondere notizie e molto altro.

Ed è qui il punto. Perché un utente dovrebbe scaricare altre app per avere funzioni che Facebook (così come per altre “veterane”) già offre?

Piccolo spiraglio per la sezione game, dove questa tendenza sembra funzionare molto meno. Anche in questa sezione il catalogo si aggiorna di giorno in giorno, tuttavia la classifica dei 30 giochi più scaricati è decisamente dinamica.

Perché i nuovi game riescono a imporsi su quelli vecchi? Forse perché i game più innovativi riescono a soddisfare le sempre nuove esigenze dei giocatori, o forse perché nell’intrattenimento ci piace variare.

Nonostante il trend le startup continuano a sviluppare app mobile. Perché? Diciamo che se da un lato vendere la propria app sui principali store online rappresenta sempre una grande chance, seppur con tutte le difficoltà dette, dall’altro bisogna considerare che ci sono numerosi progetti e app che vengono vendute e diffuse fuori dai principali store online.

In realtà sono numerose le applicazioni che hanno avuto successo, seppur al di fuori della top 30 degli store ufficiali. Ne è un esempio perfetto Calm, l’app progettata per la meditazione tra le mura di casa, o le varie tipologie dedicate all’arredamento.

Questo ci insegna che un buon modello di business, e certo anche una buona app, può costruire un’azienda da un miliardo di dollari, anche senza un miliardo di utenti.